domenica 29 settembre 2013

SE MI LASCI NON VALE



Chi sta a Milano lo sa. Chi sta a Milano ma prima stava in provincia nella villetta bifamiliare dei suoi e poi si è preso in affitto 40 mq in verticale senza box e senza cantina, lo sa molto ma molto bene.

Il dramma dell’armadio a due ante oggi ha preso il sopravvento su di me e così, nel bel mezzo del cambio di stagione, ho deciso di compiere l’atto estremo: buttare quello che non metto.

Ecco il risultato della triste carneficina.


E’ che io alle cose mi affeziono. Ho bisogno di un supporto psicologico per buttare queste:


Sei anni insieme. Sei anni (non fate quelle facce, sì puzzano e allora? Io le amo!).

E loro?


L’acquisto più sentito dell’estate 2013… Comprate alla bancarella per 5 €, sono stati nella mia borsa tre lunghi mesi (da cui le profonde incisioni sulle lenti, che hanno portato al gesto estremo), e anche se sembravano rivestiti  da una pellicola di domopak colorato e non si vedeva niente, sono stati i protagonisti beceri di ogni mio look nella felice (e trash) estate milanese.

Vogliamo davvero spendere due parole anche per queste?


Direttamente ereditate dai ragazzi della via Pal, guardate che aria triste hanno ormai le mie scarpine da bambino povero!

Infilare queste cose in un sacco nero e gettarle in pasto al camion dell’Amsa è stato veramente come aprire una ferita nel mio cuore …

… E qual è l’unico rimedio per un cuore tanto spezzato??? :)



domenica 22 settembre 2013

PER UN PUGNO DI MOONCAKES




Giovedì sera, in Paolo Sarpi si festeggiava la Festa di Metà Autunno. Se anche voi non avete la più pallida idea di cosa sia, benvenuti, fate parte del 98% della popolazione italiana che Yangwawa disprezza e guarda attonita, chiedendosi come sia ammissibile cotanta ignoranza.

Comunque, per togliervi dal limbo melmoso della vostra pochezza culturale ed elevarvi al rango di novelli Imperatori di Giada, ho deciso di rivelarvi ciò che anch'io ho scoperto tre notti fa, ovvero che la Festa di Metà Autunno è una delle ricorrenze cinesi più importanti e si basa su una leggenda fighissima, secondo cui la dea che vive sulla luna Chang'e e l'amore della sua vita, l'arciere Houyi, che si è costruito un palazzo sul sole, riescono a ricongiungersi una sola volta all'anno, e precisamente il quindicesimo giorno dell'ottavo mese lunare (per conoscere la leggenda per intero potete andare a leggere qui).

Converrete che, per una storia d'amore così bella, c'è di che festeggiare, pertanto giovedì sera io e Yangwawa, armate di ferrea volontà e parigine, ci siamo fiondate fuori dal lavoro, schivando Kate Moss ospitata da Stuart Weitzman (ma questa è un'altra storia) e ci siamo scapicollate fino in Paolo Sarpi per accaparrarci la nostra dose di Dolci della Luna, ovvero tortine cinesi ripiene di cose assurde, tipo fagioli o semi di loto e tuorli d'uovo salati, che hanno lo stesso sapore e consistenza di una spugna bagnata (questo ovviamente l'ho scoperto dopo, lì per lì mi son fatta prendere la mano e ne ho comprati sette, e dico sette, avete presente cosa vuol dire doversi mangiare sette spugne bagnate ripiene di fagioli? Ecco.).
 

Yangwawa con il suo bottino


 E dopo l'eroica impresa, cosa c'è di meglio per festeggiare se non una cena che Natale ci fa un baffo da Wang jiao, a base di melanzane caramellate, tofu e un manzo così piccante che mi ha fatto passare il raffreddore?

Yangwawa con taro, e altre amenità

 

(P.s. Andateci, da Wang jiao, oltre a mangiare un sacco e bene, la ragazza al bancone è troppo carina, e quando, scoraggiati, starete per abbandonare l'impresa perchè il posto è pieno, lei vi rincorrerà fino in Sarpi per dirvi che vi ha trovato un tavolo!).

Ni hao adesso, LaGianni e i sette vi salutano, devo ancora trovare il modo per cucinare il chilo di gnocchi di riso secchi che ho comprato al supermercato. Stranamente, il fatto che le istruzioni fossero scritte in cinese, l'altra sera non mi sembrava un problema...




mercoledì 18 settembre 2013

THE V(ery)F(unny)N(ight)O(ut)



Per un blog che parla (anche) di moda, quale periodo migliore per aprire i battenti se non la imperdibile Fashion Week a Milano??
Le Funny Girls odiano la settimana della moda per tre motivi:
  1.   Milano è impestata di gente, ergo nevrosi mattutina per raggiungere il posto di lavoro su tram e metro affollate che manco al concerto degli One Direction;
  2.  Milano è impestata di MODELLE, ergo nevrosi mattutina e tendenza collettiva al suicidio per inevitabile tentazione al confronto e conseguente abbattimento dell’umore;
  3. Settimana lavorativa di 8 giorni su 7, sabati domeniche e notturne compresi, e grazie a dio che le giornate hanno solo 24 ore, perché a noi sembra già di lavorarne 36.
MA, per una qualche congiunzione astrale del tipo che una volta e mai più, quest’anno le Funny Girls si sono trovate miracolosamente libere in contemporanea per l’evento più wannabe di tutti gli eventi wannabe della settimana della moda per i poverelli di Milano, cioè quelli che non sono invitati alle sfilate: la Vogue Fashion Night Out.
Ora, perdonate l’ingenuità con cui le Funny Girls si sono approcciate all’evento. Capitele, che dal lontano 2009 in cui ci fu la prima edizione milanese di questo monolitico evento, le sventurate non avevano mai avuto la più piccola opportunità di buttare il naso fuori dal backstage.
Quindi ieri, armate di una buona dose di aspettativa (o meglio, motivate dall’ignobile intento di scroccare quanto più da bere, in un banale ricalco dell’orgia della settimana del mobile), le Funny Girls si sono buttate nelle scintillanti vie del quadrilatero pronte a godere delle meraviglie della VFNO.

Ecco quello che ci aspettavamo


Ecco come è stato in realtà


E allora sì, diciamolo: ci siamo divertite. Nonostante tutte le chiacchiere sulla democratizzazione della moda e tutto il blablabla sulla "festa per la provincia" e la "volgarizzazione del lusso" e appunto blablabla, A NOI E' PIACIUTA UN SACCO. Perchè alla fine ma chissenefrega se non è un evento chic, le cose che veramente contano sono:
  • i sei cocktail aggratis
  • il dj Francesco da Richmond
ma soprattutto
  • la sensazione di onnipotenza nel passare davanti a tutta la coda perchè noi ci abbiamo gli agganci ggiusti
I risultati della goliardica serata:
  • 0 gadget racimolati
  • 0 celebrieties immortalate
ma
  • grande arricchimento morale in termini di socializzazione e spessore culturale acquisito (quando si dice passare del tempo libero di qualità!)

P.s. Ebbene sì, per la rubrica, Wannabe Forever Young, Francielle & Bettie posano per voi con il toyboy di Abercrombie, non giudicatele, è colpa degli Spritz.
P.p.s. Doverosa mezione d'onore a Frankie Morello, che con Paola&Chiara (ebbene sì) alla consolle hanno proposto l'evento migliore della serata.



lunedì 16 settembre 2013

WANNABE... A BLOGGER


Yangwawa e le Funny Girls vi invitano (leggi: implorano) ad aggiungere The Funny Project ai vostri blog preferiti su Bloglovin!



Don't miss the chance!! 

domenica 15 settembre 2013

I WANNABE LA CHIARA FERRAGNI


Perché dai, ammettiamolo, tutte siamo un po’ Wannabe, e io wannabe LEI. 

LEI, che anche con la gonna di Zara è così irrimediabilmente phiga, e io che l’ho comprata uguale ma niente, il risultato non è lo stesso.

LEI, che quando era fidanzata erano la coppia perfetta e adesso che è single, beh che c’è? Sono single e sono perfetta uguale.

LEI, che va a tutte le feste così phigae. Che ha tutti quei vestiti le borse le scarpe così phigae che ciao. LEI, che anche a letto e col pigiama è truccata tipo Bambi e ha i boccoli.

Ecco, io vorrei essere esattamente come LEI. I wannabe.

E se non ci riesco è solo per alcuni piccoli dettagli insignificanti che ci allontanano, a me e la Chiara. Per esempio:

lei è bionda e io no
lei è ricca e io no
lei ha gli occhi azzurri, le gambe lunghiiiiissime e si sa fare gli autoscatti e sta cosa non l’ho capita mai, perché se io mi faccio l’autoscatto con l’iphone davanti allo specchio uno viene sfuocata e due anche se no, sembro la sfigata di prima che sono, e invece lei è phiga. 

Comunque.

Dio, nella sua infinita bontà, ha voluto elargire i suoi doni in maniera equa perciò, se non mi ha dato la fisicità e il guardaroba della Ferragni per spararmi le pose e poi postarle su Instagram, in compenso mi ha fornito di un nutrito gruppo di amiche. E loro sì, sono PHIGAE. Sono COOL. Hanno fidanzati COOL, vanno in posti COOL a farsi l’aperitivo e se si fanno gli autoscatti rimangono comunque le PHIGAE che sono.

Questo blog è dedicato a loro, che sono così belle SEMPRE, quando vanno al lavoro, al mare in vacanza, a fare la spesa. Che si vestono da COS, da Zara, da H&M e sembrano SPECIALI lo stesso. Che sono tutte così diverse, hanno fisici diversi, altezza e tagli di capelli diversi , e ognuna ha la propria personalità e la esprime con forza attraverso il proprio stile, che è unico e meraviglioso.
I wannabe la Chiara Ferragni, ma ho le mie amiche. La vita è bella, grüss Gott.

LaGianni.
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