domenica 8 dicembre 2013

MAYA&EFFE, DUE RAGAZZE CON LE PALLE

I sedici anni, si sa, sono stati un periodo difficile per tutti, e tutti ci portiamo dietro il fardello degli orrori adolescenziali a cui siamo stati sottoposti: i Dr Martens con gli scaldamuscoli, per esempio, il libretto delle giustificazioni, le camicie scozzesi (e hanno pure il coraggio di riproporcele!!), la fiera di Sinigallia il sabato pomeriggio, le dediche con l'evidenziatore sulla Smemo e altre brutture. Io, tra le altre, mi ricordo con sommo dispiacere i sabati sera col buco, ovvero quando ti preparavi tutta fighetta sperando che gli amici più grandi con la macchina decidessero di portarti al Celebrità, e invece finivi a pattinare sul ghiaccio oppure, peggio, al bowling.

Due palle al bowling.

Io continuo a chiedermi come e perchè. Come esistono posti come il bowling, e perchè mi ci portavano? Cosa c'è di divertente al bowling? I birilli? Boh.
Forse sono io, incapace di cogliere lo spirito ludico del giuoco, la bellezza delle luci al neon, il romanticismo della colonna sonora e la piacevole compagnia della fauna locale (in genere brutti ceffi minorenni con le sopracciglia rasate), perchè Maya e Effe non la pensano così. Tanto è vero che in un giovedì amarcord hanno deciso di rivivere i verdi anni della fanciullezza recuperando le scarpette dal chiodo.

Lo struggente potere avocativo di questa immagine di Effe, sola sulla pista davanti ai birilli.

 E parliamo di queste scarpette. Se dovessi scegliere il primo fra tutti i motivi per cui giocare a bowling fa schifo, sono loro:


Osservate, gente, la Bruttezza. E sto cercando di allontanare dalla mia mente l'immagine delle orde infinite di piedi che sono passate per quelle scarpe prima di arrivare a noi, perchè è quasi ora di cena. Non ne voglio parlare, no. Voglio solo concentrarmi su quanto sono BRUTTE. E ok che una magari non si mette in tiro per andare a giocare a bowling, ma dio, queste ti ammazzano. 
Quanto ci mettevamo carine, noi, a sedici anni, per andare al Celebrità. All'epoca, pazza e scriteriata età della finezza e del buon gusto, andavano le minigonne con la stivalata. Adesso sì, fanno paura, ma allora quanto eravamo cool. E poi ci dirottavano al bowling, e con la mini di velluto e la calza venti denari, ti toccava indossare queste cose. Pura e semplice cattiveria, dico io.

In genere, comunque, prima di buttarsi in pista, ci si perdeva via un po' in sala giochi.

Ecco, appunto.
Io ho ben poche qualità. Poche cose mi escono bene, e tra queste di certo non si annoverano nè gli sport e nè i giochi. Da gggiovane, andavo benissimo per una chiacchierata e una birra, ma appena si organizzava un'attività di gruppo, io ero la sfigata. Quella che non prendeva mai la palla. Che non centrava mai il bersaglio. Che, di certo, al biliardo del bowling, non infilava mai e poi mai la stramaledetta buca. Le umiliazioni che ti può dare una serata al bowling, neanche il karaoke, e ho detto tutto. E dopo tutto ciò, dopo che hai perso a biliardo, a air hockey, a Bubble Bobble e non hai centrato una volta manco per sbaglio la testa della talpa che esce dal buco, comincia la partita vera. Strike. E perchè mai questo dovrebbe essere peggio di tutto quello che hai già passato? Perchè c'è il tabellone. Il tabellone, amici. Ogni volta che tu, con la forza di un bivalve arenato, spingi la palla che arranca, poi gira e tonfa nel canaletto, il tabellone segna ZERO. Si spengono le luci in tutta la sala e rimane solo una grossa freccia fluorescente sopra la tua testa che ti indica e dice LOOOOSEEEERRRR! Farebbero prima a darti, insieme alle brutte scarpe, anche una vanga, quando entri al bowling, così eviteresti di scavarti la fossa con le nude mani, e quanto meno lo smalto ne uscirebbe integro, al contrario della tua reputazione.

Comunque, questo è il punto di vista della sfigata. Guardate invece Effe come ci da dentro, sulla pista:

Una rincorsa così veloce, che non la vedi neanche.
Penso che la palla si sia messa il casco, e l'hanno sentita urlare "Mamma!" al momento dell'urto con i birilli.

D'altronde, c'è chi è nato vincente e chi no, e facciamocene una ragione.

Ma c'è una cosa di cui non mi capacito. Ve lo ricordate il mio primo post, quello in cui vi anticipavo che le mie Funny amiche sono fighe sempre e comunque? Ebbene, nemmeno io avrei creduto possibile che riuscissero a essere fighe anche al bowling. Invece sì. Ve le propongo in bianco e nero,nell'atmosfera vintage dei loro ex sedici anni.

Effe, Maya, e le palle.





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