venerdì 31 ottobre 2014

C'HO L'ANSIA

Quanta amarezza, è Halloween e non mi vesto. Se ripenso all'Halloween dell'anno scorso, divento triste. Vabbè, è perché oggi c'ho l'ansia.

Ci sono le giornate così, le giornate da c'ho l'ansia. Tipo switch della personalità, il giorno prima sei tutta zompettante e tronfia e il giorno dopo ti svegli alla mattina che non respiri bene e hai questa sensazione di non farcela, di non sapere fare troppe cose, e che forse hanno riposto fiducia nella persona sbagliata perché io non sono abbastanza esperta-abbastanza in gamba-abbastanza sveglia e altri abbastanza abbastanza abbastanza per fare quello che mi viene richiesto.

Il fatto è che ho cambiato lavoro, lo sapete tutti. Ho cambiato perché sì, era l'occasione giusta nel momento giusto in cui stavo cominciando a smaniare nelle vesti strette del vecchio lavoro e allora anche se me la facevo dentro e non ero sicura di farcela e mi prendevo la mia dose di rischio ho detto SI'. Sì, mille volte sì, e lo direi altre mille volte. Sì perché mica si può rimanere indietro per paura, questo mai. Piuttosto strafarsi di valium per tenere ferme le vene, logico.

Ho detto sì, e tutti mi avete detto BRAVA. Avete detto che era la scelta giusta e che io potevo farcela. Amici io vi credo, se lo dite voi.

Per tutta la vita ho avuto intorno gente che mi diceva BRAVA. Ero brava a scuola, poi brava all'università, ho avuto chi credeva in me anche in un laboratorio in cui mi sentivo scomoda come dentro a un pigiama di lana che pizzica -ma io ancora non ti credo, professor Landini, doveva esserci sotto qualcosa a quella borsa di studio-. Insomma, tutto bello e incoraggiante ma sai cosa ti monta dentro quando va così? L'ANSIA. Perché se tutti pensano che sei brava e poi non lo sei, è un casino. Paura apocalittica di infrangere aspettative come patelle sul lungomare di Jesolo.

Una volta una psicologa del lavoro mi ha detto che il mio tallone d'Achille è l'incapacità di vivere serenamente l'insuccesso. Ora, io ancora oggi mi chiedo chi mai in questo triste mondo possa vivere bene un insuccesso, ma tant'è, forse io esagero quel tantino. Qualche sera fa mi sono trovata in pigiama alle tre di notte a pedalare come una pazza perché nel bel mezzo della fase REM mi era venuto l'atroce dubbio di non aver chiuso bene una finestra. Per dire.
Comunque sì, è vero, ho una paura folle di sbagliare. Ho paura di deludere. Ho paura che la gente pensi "alla fine, non era brava come pensavamo". Ho incredibilmente paura di non essere abbastanza.

Ora, grazie a chi mi dirà che non è vero, che sono tanto tanto brava e che vedrai che ce la farò. Grazie. Domani probabilmente tornerò a crederci anch'io. Ma oggi, oggi mi faccio di valeriana.

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